Anni 70

Marc Cerrone

today24 Aprile 2025

Sfondo

Marc Cerrone è uno dei padri della disco music. Batterista, produttore e visionario francese, ha plasmato il sound della dance anni ’70 con brani iconici come Love in C Minor e Supernature, diventando un punto di riferimento per generazioni di artisti.

Nato in Francia, ma figlio di genitori italiani, Marc Cerrone inizia a suonare la batteria all’età di 12 anni. La sua musica preferita, le canzoni di Otis Redding, Jimi Hendrix, Carlos Santana, e Blood, Sweat & Tears. A 17 anni mette in piedi la sua prima band, i “Kongas“, che si esibiscono nei villaggi Club Med riscuotendo in poco tempo un gran successo. L’esperienza al Club Méditerranée segna l’inizio delle serate al Papagayo di Saint-Tropez, rinomato club della Costa Azzurra. La collaborazione con i Kongas, tuttavia, si concluderà presto, complice un orientamento musicale ritenuto eccessivamente commerciale.

Cerrone, la discografia

Il 1976 è l’anno del debutto da solista con Love in C Minor, realizzato in collaborazione con Alec R. Costandinos. Quest’opera prima, un audace mix di sonorità innovative, suggestioni erotiche e copertine provocatorie, piace al pubblico, soprattutto per la sua originalità e modernità. A Londra, la Island Records pubblica cinquemila copie del disco, mentre negli Stati Uniti la Atlantic Records distribuisce la versione originale, che raggiunge i tre milioni di copie vendute.

Nel 1977 esce Cerrone’s Paradise realizzato in collaborazione con Don Ray, che riprende le atmosfere sonore del disco d’esordio e conferma il successo con un altro trionfo discografico. Nello stesso anno viene prodotto Supernature, considerato il suo più grande successo, con otto milioni di dischi venduti in tutto il mondo e cinque Grammy Awards vinti.

La Malligator

Anche l’album successivo, The Golden Touch, ottiene un grande consenso da parte del pubblico e della critica, trainato soprattutto dai singoli Je Suis Music, Look for Love e Rocket in the Pocket.  All’inizio degli anni ’80, fonda la propria etichetta discografica, la Malligator: l’intento è quello di produrre anche i lavori di altri artisti, confermandosi figura chiave nella scena musicale del tempo.

Il suo stile subisce un’evoluzione con Rock Me, nato dopo il trasferimento negli Stati Uniti. Il brano si impone nei club americani, pur non replicando il successo commerciale degli album precedenti. Durante il soggiorno negli States, Cerrone collabora con i Toto nel brano Call Me Tonight e con Cher per Take Me Home, allargando ulteriormente i confini della sua produzione musicale.

Gli anni ’80

Il sesto album di Cerrone, Cerrone VI, esce nel 1980, poco dopo il suo ritorno a Parigi. In questa produzione si distingue per un maggiore uso delle sonorità elettroniche e per la ricerca di nuovi linguaggi musicali, segnando una netta evoluzione nel suo stile.

Nel 1982, You Are the One rappresenta il suo settimo progetto, famoso soprattutto per il singolo Hooked on You, interpretato da Jocelyn Brown, che diventa un vero e proprio inno della disco music. Seguono poi Cerrone VIII: Back Track e Your Love Survived, che includono successi come Give Me Love, Look for Love e Call Me Tonight. Concluderà questa fase con l’album Where Are You Now?, che segna un’altra tappa importante nella sua carriera.

La sua etichetta Crocos diventa il punto di riferimento per una serie di progetti, tra cui il più significativo è Africanism, un’opera che unisce percussioni tribali e funk, firmata dai Kongas e da Don Ray. Quest’ultimo, con il suo album Garden of Love, prodotto insieme a Cerrone, raggiunge vette straordinarie nelle classifiche USA, diventando un classico del genere dance-pop grazie a hit come Got to Have Lovin’, Body & Soul e Standing in the Rain. Un altro progetto di rilievo sotto l’etichetta è Revelacion, da cui emerge il brano House of the Rising Sun.

Cerrone oggi

La carriera di Cerrone è costellata di successi, tra cui cinque Grammy Awards, numerosi Golden Globe e tanti altri riconoscimenti prestigiosi. Nel 2022, Cerrone partecipa al festival Disco Diva, che ogni anno celebra la disco music a Gabicce Monte, confermando ancora una volta la sua immensa influenza nella scena musicale globale.

Scritto da: Verdiana Sasso

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