RADIO STUDIO54 Dance Music All Days
Alcuni lo chiamano “Mr. Dinamite”, altri il “padrino del funk”, ma per tutti è James Brown, una delle figure più importanti e influenti nella storia della musica del XX secolo. Ripercorriamo la carriera della leggenda che ha dato vita a canzoni indimenticabili come “It’s a Man’s Man’s Man’s World” e “Please Please Please”.
Dal gospel al rhythm and blues, passando per il soul, il funk, il rap e la disco music, James Brown ha rivoluzionato la storia della musica con il suo stile unico e la sua energia travolgente. Inizia a esibirsi a soli 16 anni, ma la notorietà arriva a metà degli anni Cinquanta, quando lui e la sua band, i The Flames, firmano un contratto con la King Records. È tempo di diventare il maestro dell’R’n’B: nel 1956 James Brown pubblica Please, Please, Please, il brano che lo consacra al successo, scalando le classifiche Billboard e dando inizio a una carriera costellata da ben quaranta dischi d’oro. Negli anni successivi consolida la sua fama con due album di grande impatto, contenenti hit memorabili come Try Me e Night Train, che chiudono in grande stile il decennio.
Negli anni Sessanta James Brown domina la scena rhythm & blues, piazzandosi regolarmente ai vertici delle classifiche con successi leggendari come Prisoner of Love, Papa’s Got a Brand New Bag, I Got You (I Feel Good), It’s a Man’s Man’s Man’s World, Cold Sweat e Say It Loud – I’m Black and I’m Proud. Nel 1962, la registrazione di un suo concerto al celebre Teatro Apollo dà vita a Live at the Apollo, un doppio album destinato a diventare un bestseller e un punto di riferimento nella storia della musica dal vivo.
James Brown continua a essere una figura centrale nel panorama musicale anche negli anni Settanta, pubblicando otto album di successo e collezionando una serie di dieci singoli che lo mantengono stabilmente in classifica. Ispirato dal celebre film premio Oscar Il Padrino, Brown si attribuisce il titolo di “Godfather of Soul“, affermando con forza il proprio ruolo di icona e guida spirituale del soul e del funk.
Nonostante l’enorme popolarità, l’avvento della disco music funge da ostacolo e gli impedisce di raggiungere i primi posti delle classifiche. James Brown non si perde d’animo, perché tenta di avvicinarsi al genere, auto-proclamandosi “The Original Disco-Man“, ma senza successo. James Brown è anche universalmente noto come “l’uomo che lavora di più nello spettacolo“, un soprannome guadagnato grazie alle sue leggendarie performance dal vivo e a un’etica del lavoro senza pari. I suoi show erano esplosioni di energia pura: cantava, ballava e suonava per ore senza mai perdere intensità, lasciando il pubblico estasiato. La sua agenda era altrettanto impressionante, con tour serrati che spesso prevedevano più esibizioni nello stesso giorno, a conferma di una dedizione assoluta alla musica e al palcoscenico.
Nel 2006, nonostante una diagnosi di tumore alla prostata, James Brown affronta con determinazione le cure necessarie senza mai fermarsi. Ma a fine anno, una grave polmonite lo porta via nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Il suo corpo riposa nella Thomas Family Home Crypt a Beech Island. Con 99 singoli entrati nella Billboard Hot 100, detiene un record secondo solo a quello di Elvis Presley.
Scritto da: Verdiana Sasso
Gruppo Multiradio SRL
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