RADIO STUDIO54 Dance Music All Days
Ripercorriamo la straordinaria carriera di Aretha Franklin, l’incomparabile Regina del Soul, che nel corso del tempo ha saputo abbracciare anche sonorità della disco music con brani come “Jump to It” e “What a Fool Believes”.
Aretha Franklin nasce il 25 marzo 1942 a Memphis. Suo padre, Clarence LaVaughn Franklin, è un predicatore battista, mentre sua madre, Barbara Vernice Siggers, è una cantante gospel. Quando Aretha ha soli sei anni, i genitori si separano e i figli sono costretti a trasferirsi a Detroit. È proprio qui che la futura “Regina del Soul” entra per la prima volta in contatto con il canto. Insieme alle sorelle, infatti, inizia a cantare con il coro della parrocchia.
Negli anni Cinquanta, Aretha Franklin attira l’attenzione del produttore Berry Gordy. Riesce così a ottenere un contratto con la Columbia Records, un’opportunità importante ma limitante: l’etichetta intende dedicarsi a produzioni pop, impedendole di esprimere appieno la sua vera essenza artistica, radicata nel soul e nel rhythm and blues. I primi cinque anni pubblicati Nei primi cinque album pubblicati sono un flop e passano quasi inosservati.
Nel 1967 Franklin passa all’Atlantic, collaborazione che si rivela più fortunata e che le permette di registrare brani come “I Never Loved A Man (The Way I Love You)”, “Baby I Love You”, “Chain of Fools”, “Think” che ottengono maggiore successo. Inizia così la scalata verso la notorietà di Aretha Franklin, e con essa nascono i migliori dischi della sua carriera, da Live at Fillmore West ad Amazing Grace, che consacrano l’artista a leggenda vivente del blues, del pop, del gospel e del rock and roll. Grazie a singoli iconici come Chain of Fools, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman e Think, la voce potente e inconfondibile di Aretha conquista il mondo, lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica.
Negli anni 70, la disco music esplode come fenomeno globale, trasformando il panorama musicale con nuovi ritmi, suoni sintetici e atmosfere da club. In questo scenario in rapida evoluzione, i personaggi legati al nuovo genere iniziano a monopolizzare il mercato, e anche l’etichetta Atlantic riduce l’attenzione su Aretha Franklin. L’artista si vede concedere sempre meno spazio e materiale, mentre emergenti come Roberta Flack ricevono un maggiore sostegno.
Nonostante ciò, Aretha negli anni successivi cercherà di contribuire alla disco music. Un esempio è il brano Jump to It (1982), prodotto da Luther Vandross, da sempre suo ammiratore, che le restituì popolarità e la riportò ai vertici delle classifiche. Tra le incisioni più celebri di quegli anni spiccano Freeway of Love, brano dance del 1985, e due duetti di grande successo: Sisters Are Doin’ It for Themselves con gli Eurythmics e I Knew You Were Waiting (For Me) con George Michael, che le regalò la sua seconda numero uno negli Stati Uniti. Nonostante il successo commerciale, molti critici ritengono che la produzione di quel periodo non raggiungesse la qualità e l’intensità delle leggendarie registrazioni degli anni Sessanta.
Dopo anni lontana dai riflettori, Aretha Franklin ritorna sul palco dei Grammy Awards nel 1998, dopo una chiamata all’ultimo momento per sostituire Luciano Pavarotti (assente per un malore improvviso). Aretha accetta la sfida e interpreta Nessun Dorma, senza aver mai provato con l’orchestra. Il risultato è una performance straordinaria, carica di emozione e potenza vocale, che ancora oggi viene ricordata come uno dei momenti più iconici nella storia dei Grammy.
Il 7 dicembre 2017 Aretha Franklin sale per l’ultima volta su un palco, esibendosi in occasione del 25º anniversario della Elton John AIDS Foundation. Nonostante le condizioni di salute già fragili, regala al pubblico un’ultima, intensa prova del suo talento. Nei mesi successivi, il suo stato peggiora: dopo un breve ricovero, si spegne nella sua casa di Detroit il 16 agosto 2018, a 76 anni, per un cancro al pancreas. Con lei, il mondo perde la prima donna a entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame, oltre che una delle voci più grandi e riconoscibili di sempre.
Scritto da: Verdiana Sasso
Gruppo Multiradio SRL
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